Carlo IV tra noi

Autor: professoressa PhDr. Eva Semotanová, Dr.Sc.,direttrice dell´Istituto di Storia dell´Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, vloženo: 27.2.2017

Quest´anno assistiamo nel nostro paese agli imponenti festeggiamenti del 700⁰ Anniversario della nascita del Re di Boemia e dell´Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV. Le conferenze, pubblicazioni, esposizioni, riunioni solenni, i programmi nei media, in particolare in televisione, la serie del giornale Lidové noviny, la possibilitá di vedere di nuovo i gioielli della corona, lezioni specializzate e divulgative, Carlo IV nel film, eventi di intrattenimento o quelli didattici per il pubblico. Tutto ció segnala che Carlo IV viene sentito come personaggio degno di rispetto, ammirazione e omaggio. Ma perché proprio Carlo IV ? Perché non p.es. Přemysl Otakar II., Jiří z Poděbrad, František Josef I. o altri sovrani legati al destino delle terre ceche ?

 

Vi si offrono molteplici risposte.  Sette secoli che sono passati dai tempi del regno di Carlo IV sono un lungo periodo  durante il quale avvengono le azioni del sovrano, la cui reputazione non viene daneggiata da alcuni orrori di guerra o altre atrocitá, se non idealizzate ma comunque valutate in modo benevolente.  

Il piú famoso e il piú conosciuto futuro Re Carlo IV é nato a Praga il 14 di Maggio 1316 mattina presto, probabilmente tra le quattro e le sei e mezza.  Non é peró avvenuto nel Castello di Praga come potreste pensare, dopo un incendio il Castello di Praga era del tutto rovinato e fatiscente. Il nascituro reale ha visto la luce del mondo in una casa borghese ben attrezzata del quartiere Staré Město, forse quella chiamata ´U kamenného zvonu´ sita sulla odierna piazza   Staroměstské náměstí. Tutti erano contenti perché dopo due figlie ed un matrimonio di sei anni era finalmente nato il legittimo erede al trono. Il 30 di Maggio era stato solennemente battezzato nella Basilica di San Vito dall´arcivescovo di Magonza, Peter di Aspelt che si trovava in quel periodo a Praga.

In seguito su Carlo IV gli storici hanno scritto migliaia di pagine nelle pubblicazioni specializzate. Carlo IV come personaggio non controverso. Da parte della madre Premyslida quindi portatore della tradizione di famiglia. Simbolo della prosperitá e pace. Diplomatico. Fondatore della prima universitá oltre Alpi, del quartiere Nové Město pražské,  costruttore del castello di Karlštejna, il luogo del successivo deposito dei gioielli della corona. Il suo nome portano altri castelli grandi e piccoli, monasteri, cittá o piazze: Karlovy Vary, Karlovo náměstí, Karlův most, Karlsberg  - oggi Kašperk, Karlshaus – oggi Hrádek u Purkarce, Karlskrone ovvero Radyně, Karlov – il monastero nel quartiere Nové Město pražské, Karlsbrunn (Karle) presso Litomyšl, Karlsburg (Tepenec, Twinenberg) presso Olomouc, Karlsfried presso Žitava…

É ancora possibile trovare e scrivere qualcosa di nuovo su Carlo IV? Ha senso sviluppare delle attivitá sul campo divulgativo? Cos´altro puó portare l´epoca imperiale a noi, persone del 21º secolo oltre gli studi strettamente scientifici e un sentimento passeggero che deriva dall´ammirazione della persona che ha dedicato la sua vita sette secoli fa  al continuo e duro servizio reso allo stato medievale ceco e all´Europa?

Qui potremmo indicare come esempio l´ Institutio Didactica Carolina – che avrá  la sede presso la tenuta Kuchař  vicino al castello di Karlštejn – di cui propositi e progetti se ne è giá parlato e si parlerá ancora.

In riferimento al paese Kuchař ci si propone il tema del paesaggio. Il microcosmo avvolto nelle storie oppure un´ampio orizzonte geografico corrispondente alle conoscenze del sovrano che viaggia per tutto il continente seguendo le proprie idee e la propria missione.

Com´era il paesaggio del monarca medievale?  

Carlo IV amministrava, durante il suo governo, piú paesi sotto una denominazione comune Země Koruny české, - Regno della Corona Boema,  Koruna česká – Corona Boema  oppure in latino, Corona regni Bohemiae (questo nome è stato usato per la prima volta da Giovanni di Lussemburgo nel 1329.) Vi appartenevano il Regno Boemo, Moravia, Slezia, Lusazia, Brandenburgo, una parte di Alto Palatinato; il Re acquistava castelli, latifondi e cittá in Fojtland, Meissen, Turingia, Meclenburgo, Bavaria e Alto Palatinato.  Dopo la sua morte, il suo successore e figlio Venceslao IV, non é riuscito a tenere integro il regno ereditato. Nonostante le perdite di territori, il Regno  della Corona ceca é rimasto come concetto costituzionale fino all´anno 1918.

Durante il gorverno di Carlo IV regnava nell´Europa centrale un clima favorevole, caldo,  anche se alla fine del 14º secolo  hanno iniziato a manifestarsi i primi segni di una breve era glaciale. Piogge intense hanno aumentato il livello delle falde acquifere, provocando inzuppamento dei terreni e la formazione di grandi paludi con pantani. I corsi d´acqua collegavano come strade i paesi lontani, creavano confini tra i territori e nei periodi di pericolo anche ostacoli naturali per il nemico. I popoli rispettavano l´acqua e la curavano. Nelle sorgenti e fontanelle, veneravano le proprie divinitá. Ancora nell´alto Medievo sacrificavano agli spiriti, che risiedevano nelle acque, alberi o pietre. L´acqua assieme con il fuoco aveva un potere purificatore nella lotta contro la paura oppure nei giorni di festa. I popoli costruivano le chiuse, pulivano i letti dei fiumi dagli ostacoli. Dopo il 1366 Carlo IV ordinò di sbrecciare le chiuse e di aprire i primi canali.  I mugnai reali erano responsabili per la loro manutenzione e per la manutenzione delle sponde dei fiumi. La societá dell´epoca rispettava anche i boschi. Il bosco era la fonte del legno, del pane, il rifugio, ma anche la causa della paura di demoni sconosciuti. Era possibile superare le fitte  selve e foreste ai confini  attraverso le porte reali lungo le sorgenti dei fiumi oppure nei valichi – passi – tra i dorsi montuosi. Le strade erano sterrate, poco mantenute, era possibile passare i fiumi nei guadi, con i traghetti o sui ponti di legno, le paludi e i pantani venivano coperti con tavole di legno oppure pietre basse.  Dal e verso il centro dello stato ceco, Praga ( Castello di Praga) erano dirette da tutti i punti cardinali importanti vie reali a forma di stella. Nel paesaggio abitato vi erano paesi, cittá, castelli, forti e monasteri.

Sul paesaggio del regno di Carlo IV, ha espresso cent´anni piú tardi l´umanista italiano Enea Silvius Piccolomini, futuro Papa Pio II, parole non proprio lusinghiere:  „Boemia che si trova sul territorio barbaro oltre il Danubio,  é esposta quasi tutta ai venti settentrionali. Da tutte le parti é circondata dai boschi. Il paese é molto freddo, ricco di pesci e greggi di bestiame, é ricco anche di uccelli, selvaggina e  grano. Al posto del vino qui si beve una bevanda inebriante chiamata birra. Il popolo del regno é dedito all´ubriachezza e ai peccati di gola, tende alle superstizioni ed é avido di novitá.“

Come era il paesaggio del cuoco medievale nel paese chiamato Kuchař vicino a Karlštejn ?  E´ vissuto in realtá il cuoco,  oppure é solo il frutto della fantasia umana, di una leggenda legata ai boschi, ai prati e case del posto?

Il paesaggio attorno a Karlštejn era prevalentemente senza boschi, la terra era lavorata, ma questo non vuol dire che i campi ed i prati non fossero alternati con boschetti misti. Il fiume piú vicino „Berounka“ si chiamava in origine „Mže“. La cittá reale piú vicina era Beroun, i castelli reali piú vicini, escluso quello di Karlštejn, erano quello di Tetín, Nižbor, Hrádek (Křivoklát) a Žebrák. Nel paesaggio serpeggiava la via reale da Praga a Ratisbona e a Norimberga. Carlo IV che secondo la leggenda ha incontrato nel paese il famoso cuoco, viaggiava in compagnia di uno dei suoi marescialli di corte come p. es. Bušek jun. z Velhartic. Era inoltre accompagnato dai nobili e ricchi borghesi, consulenti, diplomatici, cancellieri e dai numerosi servitori.

In una tonaca semplice grezza e pantalone largo, scalzo, durante uno degli incontri il cuoco potrebbe aver offerto a Carlo IV, vestito in abito con cintura sulla quale pendevano ai lati il borsellino con i soldi e la spada,  il suo famoso manicaretto – focaccie cotte nelle ceneri con crauti, formaggio di pecora e la birra weiss.

É successo? Non é successo?

Anche se non fosse vero, questa leggenda non solo ci ricorderá un periodo famoso durante il governo di Carlo IV, un´importante sovrano ceco, ma arricchirá la nostra mente di una migliore percezione delle nostre radici storiche. Da esse traiamo la nostra identitá nazionale e regionale, della quale abbiamo bisogno particolarmente in questi tempi inquieti.

 

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