Stimati amici e ospiti!

Autor: dr. Werner Jakobsmeier, vloženo: 27.2.2017

Forse sarete sorpresi, ma parleró in lingua ceca. Ormai non ce la faccio tanto, ma proveró per darvi una piccola gioia. Il mio tema é:

Carlo IV ovvero studiare una lingua straniera .

Da giovane ho soggiornato a Praga. Tra gli anni  1968 a 1970 ho studiato all´universitá. In base ad un accordo internazionale sullo scambio di studenti sono stato inviato dal ministero della cultura cecoslovaccho. Cosí sono stato il primo studente della Germania dell´Ovest a studiare la teologia evangelica alla facolta di Praga.

 

Il mio primo giorno a Praga é stato il 24 Agosto 1968. Tre giorni prima sono arrivati altri „ospiti“ che sono stati „invitati“ a proteggere il paese. E sotto la loro „protezione“ ho vissuto i due anni piú belli ed interesanti della mia vita, anche se con questi „ospiti“ non potevo comunicare non sapendo neanche una parola in ceco o in russo.

 

A Praga peró ho trovato presto amici che mi hanno spiegato tutta la situazione. Ma non solo, mi hanno fornito una miglior veduta della vita della societá ceca.

 

Mi hanno insegnato a guardare i cambiamenti della situazione politica da una certa distanza e con saggezza. Ho imparato da loro svariati modi di dire come per esempio „Quante lingue sai, tante volte come uomo vali“ oppure „Quante lingue sai, tante vite hai.“ E questa frase me la porto sempre con me.

 

Ho scoperto che questa frase risale ai tempi dell´imperatore Carlo IV. Sono rimasto sorpreso perché in Germania dell´epoca di Carlo IV non si parlava quasi mai e semmai in modo peggiorativo. Nei nostri libri di studio appariva regolarmente il suo sopranome „Pfaffenkönig“ (in latino „rex clericorum“). L´espressione „pretaccio“ era e lo é tutt´ora un´insulto per il „prete“.

 

In riferimento a Carlo IV significava all´ora che era considerato una sorta di vigliacco politico che era sempre subordinato alle condizioni della chiesa. Mi ci é voluto un bel po´ per disfarmi di questi pregiudizi storici che mi hanno indottrinato a scuola.

 

Son venuto a sapere per esempio che Carlo IV parlava cinque lingue e che ha consigliato ai suoi principi elettori di educare i propri figli nello stesso modo. Ogni ragazzo ceco lo sapeva ma io no. Per me era una novitá assoluta. E se lo sanno i ragazzi tedeschi di oggi posso solo dubitare.  

 

L´esempio di Carlo IV mi piaceva. Ma avevo giá piú di vent´anni e l´imperatore Carlo ha iniziato lo studio delle lingue come ragazzino. In piú io avevo una particolare avversione verso lo studio delle lingue. A scuola le lingue non mi interessavano. Ero sempre piú indirizzato verso le scienze naturali e all´esame di maturitá in inglese sono stato quasi rimandato. Anche oggi trovo delle prove per il mio scetticismo legato alla fatica inutile allo studio di una nuova lingua. Leggo per esempio nel penultimo numero della rivista  Respekt che un gruppo internazionale di scienziati lavora giá da molto tempo sulla redazione di un vocabolario ampio di latino. Pare che hanno iniziato nel 1984 e attualmente lavorano con la lettera P.  Qualcosa del genere non potrei mai prendere in considerazione. Per me era chiaro: Imparare una lingua deve essere divertente. E il divertimento a Praga ce l´avevo.

 

Carlo IV aveva un vantaggio su di me. Il padre e la madre parlavano differenti lingue  e in piú litigavano talmente tanto, da non parlarsi per niente, dopo. Carlo doveva quindi imparare da piccolo minimo due lingue. I soggiorni in Francia, in Italia , in Germania o Austria gli hanno aperto le porte verso queste lingue. Una cosa simile vivono oggi gli studenti quando nell´ambito del programma Erasmus si trovano a studiare per un certo periodo in un´altro ambiente linguistico.

 

Quando volevo nel 1968 prepararmi allo studio a Praga avevo a disposizione uno forse due libri di esercizi della lingua ceca. Se oggi guardo in internet vedo un numero sempre crescente di programmi e istituzioni che offrono la possibilitá dello studio della lingua ceca. Penso che questo é una buona notizia per il futuro.

 

Lo stesso vale per i programmi di scambio con l´estero, come il sistema Erasmus. Quando studiavo io mi dovevo arrangiare da solo. Devo peró ammettere che – nonostante  la tesa situazione politica tra l´Occidente e l´Oriente – avevo gli stessi diritti e doveri come gli studenti locali. Che comprendeva per esempio l´assistenza medica gratuita e lo studio esentasse. Questo non vale per tutto il mondo. So bene quello che dico – tutti e due i miei figli hanno studiato negli Stati Uniti ovvero nel Canada. Quando hanno ottenuto i diplomi di laurea, il loro padre era diventato da questo punto di vista povero.  

 

Sinceramente l´unico ricordo negativo che mi é rimasto erano le formalitá relative ai passaporti.  Stancanti attese per il permesso di viaggio nella via Bartolomějská (ndt. sede della polizia) quando volevo per esempio fare visita a mia madre durante le vacanze estive, non era per niente divertente.

 

Grazie all´esistenza della Comunitá europea oggi siamo risparmiati da tali procedure. Dovremmo peró stare oggi molto attenti perché il nostro senso comune per l´integrazione europea é stato irriparabilmente danneggiato. Che l´Europa non faccia la stessa fine come il primo matrimonio di Carlo.

 

L´Europa come soggetto politico, si trova attualmente in una crisi abbastanza forte. Tra tre settimane i cittadini della Gran Bretagna vogliono esprimere se rimanere nella Comunitá Europea. É logico pensare che perdita sarebbe l´uscita dei Britannici per lo spirito dell´unione europea.

 

In merito a ció ci aiuta di nuovo Carlo IV. Nell´interesse per i buoni rapporti con l´Inghilterra ha fatto sposare sua figlia con il re inglese. Purtroppo dopo neanche mezzo secolo i suoi successori non sono stati in grado di continuare in modo adeguato nei suoi sforzi politici e di governo. Cosí i Lussemburgo hanno lasciato il trono imperiale.

 

Carlo comunque ha lasciato di se una forte traccia nei nostri paesi. Ha fondato e costruito castelli e monasteri sia in Boemia che in Germania. Il nostro istituto, ID Carolina, si pone come obiettivo di mantenere viva l´ereditá di Carlo e farla conoscere al pubblico non solo ceco ma anche a quello europeo.

 

Grazie alla storia della mia vita che qui ho leggermente tracciato, ho scoperto dentro di me logicamente l´interesse non solo verso la lingua ceca ma per esempio verso il vetro, verso la gestione museale ceca, verso la storia e cultura ceca in genere. ----  Adesso mi viene in mente che ho dimenticato qualcosa ovvero l´hockey ceco --- Per questo ho accettato con gioia l´offerta di diventare il membro del Consiglio di Amministrazione ID Carolina e di partecipare all´attivitá di questo istituto.

 

Qui mi fermo con il tema „Carlo IV ovvero studiare una lingua straniera“

 

Qui peró devo aggiungere un supplemento. Il Signor Vaculík mi ha chiesto di preparare per voi una breve introduzione del nostro primo progetto di esposizione che per adesso porta un titolo provvisorio.

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Attualmente stiamo preparando la bozza. Quando sará pronta ve la invieremo. Penso che ci vorrá un mese. Adesso vi vorrei fare una breve introduzione nel retroscena dell´argomento. 

 

Il tema „Inquisizione  – dal Malleus Maleficarum al moderno profiling“ collega in modo molto insolito il pensiero del periodo di Carlo IV con il pensiero  dell´epoca moderna. Fa vedere dei parallelismi inaspettati di oggi con quelli di 700 anni fa.  Se avete visto il film „Kladivo na čarodějnice/ Il martello delle streghe“(Malleus  Maleficarum) di Otakar Vávra del 1969, conoscete il termine „Inquisizione“. E se avete visto il film „The Silence of the Lambs/ Il silenzo degli Innocenti“ con Jodie Foster riuscite probabilmente ad immaginare cosa significa per i criminologi americani il termine „Profiling“. Ma che cosa c´entra Carlo IV?

 

Sappiamo che Carlo amava la religione ovvero il cristianesimo. Uno dei compiti principali del sovrano del regno boemo e dell´imperatore romano era di proteggere il cristianesimo non solo dai nemici esterni ma anche dai nemici che vivevano nel paese  - quindi dagli atei e dagli eretici. Gli eretici erano prevalentemente i valdesi che erano diffusi nella Boemia meridionale. Per eliminarli Carlo IV ha istituito nella Boemia la cosíddetta inquisizione permanente.

 

L´Inquisizione aveva giá piú di cento anni. Inquisitori – il termine deriva dal termine latino inquirere che vuol dire investigare“ ­– erano quindi degli investigatori. Erano esperti di legge in base al diritto canonico. Per i successori piú giovani scrivevano i manoscritti con lo scopo di facilitare a loro i ritrovamenti degli eretici. Secondo il loro modello i giovani inquisitori dovevano valutare come appare l´eretico fisicamente, quali sono le sue opinioni,  in che cosa consistono le sue „ idee errate“ e quali fatti in questo merito commettono.  Si stava creando cosí un certo profilo dell´ eretico. Si supponeva che in questo modo é possibile scoprire l´operato del diavolo e trovare il modo con il quale difendere la vera fede.

 

L´esempio piú famoso di detti manoscritti  é l´opera „Malleus Maleficarum“ pubblicato nel 1486. In questa raccolta delle ricerche dell´epoca é stato descritto il profilo di una semplice strega oppure di un tipico eretico. La stregoneria era stata considerata come eresia, ció significava che il potere dello stato doveva ufficialmente intervenire e consegnare il caso al tribunale inquisitore. Tutto ció generalmente risaputo.

 

Poco risaputo peró é che l´autore del detto „Malleus“ era stato inviato dal Papa alla fine del 15º secolo nella Boemia per scoprire i reati degli eretici. Nel 1503 ha pubblicato un´ampio scritto con i Fratelli Boemi che all´epoca erano conosciuti come „Fratelli Valdesi“. L´autore morí nella cittá di Olomouc nel 1505.

 

Adesso il tema del „profiling“.

 

Il termine appare negli ultimi 35 anni come un nuovo metodo criminologico. In modo popolare il profiling  é l´attivitá che svolge  Jodie Foster nel film. Lo scopo del profiling é la creazione del profilo di un criminale irrazionale.  La FBI ha sviluppato questa tecnica attorno all´anno 1980 quando é stato registrato un´aumento dei casi criminali quali non potevano essere risolti con i metodi all´ora usati del ragionamento logico. Si trattava prevalentemente degli omicidi di serie.  Sono stati quindi presi in valutazione i retroscena di questi crimini, possibili motivazioni degli autori con la ricerca dei loro tratti di carattere e quelli fisici. Si presupponeva che gli autori dei crimini del genere potevano essere personalitá psicopatologiche.

 

Si tratta quindi di una procedura criminalistica completamente nuova ma anche del ritorno alle idee simili che apparivano nel medievo alle scoperte degli eretici. I classici metodi criminalistici rappresentati p.es. da Sherlock Holmes non funzionavano perché il famoso abitante della Baker Street non ha mai dovuto risolvere casi del genere. Lui usava il buonsenso: Li giace il cadavere di un uomo  con il foro nella testa, a fianco c´é la moglie con il revolver nelle mani con la canna che fuma. Quindi …..

 

Il profiler lavora in modo piú psicologico. Dopo l´ispezione del luogo del crimine cerca degli elementi caratteristici con i quali ha lavorato l´autore del reato. Secondo questi elementi si cerca dopo di valutare il carattere dell´autore e di stabilire che tipo di uomo o donna bisogna cercare.  Si presuppone che ogni autore ha un qualcosa come una sua „calligrafia“. A seconda del tipo di questa „ calligrafia“ si stabilisce infine se si tratta di un´intellettuale o no, se ha un piano preparato prima o agisce per caso o in modo emotivo.

 

Sono arrivato alla fine per oggi. Ho peró un piccolo commento. Avreste ragione obiettando che la lacuna storica tra il medievo e l´epoca moderna é molto piú grande che quanto da me descritto. Si, avete ragione. Spiego su un´esempio. Gli inquisitori erano nello stesso tempo anche loro autori di atti criminali. Amavano di piú condannare dei delinquenti ricchi perché prendevano una parte dai beni sequestrati dei condannati. Addirittura erano corruttibili. E una corruzione del genere non la riusciamo ad immaginare in nessun paese dell´impero romano, vero?

 

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